Rinnovo CCNL Cooperative Metalmeccaniche: aumenti, welfare e nuove regole
E' stato siglato il 17 giugno 2025, il rinnovo del contratto collettivo nazionale per i lavoratori delle cooperative metalmeccaniche, scaduto nel giugno 2024.
L’intesa – della durata quadriennale (luglio 2024 – giugno 2028) – è stata sottoscritta da Fim, Fiom, Uilm e dalle centrali cooperative LegaCoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi e AGCI Produzione e Lavoro. Il contratto prevede significativi miglioramenti su aumenti salariali, previdenza, welfare, orario e flessibilità.
Aumenti retributivi, welfare e previdenza integrativa
Il nuovo CCNL prevede aumenti retributivi superiori all’inflazione.
Da giugno 2025 è previsto un primo incremento di € 42,61 al livello C3, rispetto ai € 27,70 derivanti dall’IPCA 2024 (1,3%).
Dal 2025 al 2028, nel mese di giugno sarà applicato un aumento del 2% della paga base, anche in caso di inflazione inferiore.
Se l’inflazione rilevata (IPCA al netto degli energetici importati) sarà inferiore al 2%, la differenza sarà registrata a credito, recuperabile in aumenti futuri. È inoltre garantito un minimo complessivo di € 200 per il livello C3 entro giugno 2028. Anche le indennità di trasferta e reperibilità saranno adeguate secondo lo stesso criterio.
Sul fronte del welfare aziendale, i flexible benefits aumentano gradualmente da € 220 a € 250 nel periodo 2025-2028. Il contributo alla previdenza complementare “Previdenza Cooperativa” passa dal 2% al 2,3% dal 1° giugno 2025.
Previsto un contributo una tantum di € 50 per le prime adesioni under 35.
L’assistenza sanitaria integrativa aumenta a € 180 annui (dal 2025) e a € 215,40 (dal 2026), includendo una copertura LTC con rimborso di € 500 in caso di non autosufficienza.
Infine viene rafforzato l’elemento perequativo: dal 1° gennaio 2026 sale a € 500 lordi con meccanismo di calcolo basato sulla differenza tra retribuzione annua lorda e paga base tabellare.
Contratti, flessibilità e diritti nei rapporti a termine
L’intesa modifica le regole sui contratti a termine e in somministrazione. Oltre i 12 mesi sono richieste specifiche causali, tra cui :
- picchi produttivi,
- nuove commesse,
- innovazione,
- digitalizzazione e sostituzione di personale.
Le stesse condizioni valgono per proroghe o rinnovi, nel limite dei 24 mesi.
Dal 1° gennaio 2026, per i lavoratori in somministrazione con almeno 12 mesi di lavoro (anche frazionato) presso lo stesso utilizzatore per la stessa mansione, scatta il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato. Il diritto va esercitato entro 6 mesi dalla cessazione e decade dopo un anno. In caso di più richieste, prevale l’anzianità o l’età anagrafica.
Infine, per i PAR residui pari o superiori a 16 ore al 31 dicembre, è obbligatoria la programmazione entro il 31 marzo e la fruizione entro il 30 giugno. In assenza, sarà l’azienda a calendarizzarli con 5 giorni di preavviso.
Orario, salute, sicurezza e politiche di genere
Il contratto introduce una riduzione di 8 ore annue per chi lavora su 21 turni settimanali e un permesso retribuito di 8 ore per lavoratori over 50 per visite mediche. Gli RLS avranno diritto a 8 ore aggiuntive di formazione. Dal 2026 sarà attivo un sistema trimestrale per segnalazioni non urgenti tra RLS, RSPP e tecnici.
L’accordo prevede inoltre 2 ore annue di formazione obbligatoria per tutti i dipendenti su tematiche di genere.
Tabella riassuntiva minimi e aumenti
Livello | Minimi fino al 31/05/2025 |
Minimi 1/6/2025 |
Minimi 1/6/2026 |
Minimi 1/6/2027 |
1/6/2028 | Incremento Totale |
---|---|---|---|---|---|---|
D1 | 1.719,67 | 1.754,06 | 1.789,14 | 1.824,92 | 1.861,42 | 141,75 |
D2 | 1.906,99 | 1.945,13 | 1.984,03 | 2.023,71 | 2.064,18 | 157,19 |
C1 | 1.948,18 | 1.987,14 | 2.026,88 | 2.067,42 | 2.108,77 | 160,59 |
C2 | 1.989,38 | 2.029,17 | 2.069,75 | 2.111,14 | 2.153,36 | 163,98 |
C3 | 2.130,56 | 2.173,17 | 2.216,63 | 2.260,96 | 2.306,18 | 17 |
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